A San Martino ogni mosto diventa... Novellino!

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Oggi, 11 novembre è San Martino, il giorno in cui, secondo la tradizione il mosto diventerebbe vino.

Carducci nella sua poesia "San Martino" descriveva proprio il ribbollir de' tini di questo giorno autunnale, che non solo segnava la giusta fermentazione del mosto, ma anche la fine dell'anno lavorativo per i contadini. Infatti, in autunno c'è poco da fare nei campi, oltre a preparare le coltivazioni all'inverno. Nel Padovano c'è un detto che recita: “Chi no magna oca a San Martin no’l fa el beco de un quatrin”, "Chi non mangia l'oca a San Martino, non fa il becco di un quattrino", quindi chi restava a lavorare per lo stesso padrone anche per l'anno successivo faceva San Martino, altrimenti doveva traslocare e trovare un'altra casa e un altro lavoro.

Negli ultimi anni l'autunno molto caldo ha permesso di anticipare la vendemmia, e quindi di ottenere il novello già dalla seconda metà di ottobre, tuttavia, anche se i tempi e le stagioni cambiano, le tradizioni restano e il giorno di San Martino è festa d'autunno.

Sono innumerevoli le tradizioni legate a questo giorno. La maggior parte appartengono al mondo agricolo e, comunque, sono legate alla cucina. Quindi quale modo migliore di celebrare Bacco se non a tavola, accostando il novello a polenta, castagne, oca, gnocchi e altre specialità tipiche della cucina autunnale ricca e calorica.

Martina Brescia

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