La Fantasia diventa Storia: NEVE DI PRIMAVERA
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Curiosità •

La Fantasia diventa Storia racconta il gelato da un altro punto di vista: quello di un bambino che segue le orme di suo padre.
Oggi vi lasciamo "gustare" la storia della NEVE DI PRIMAVERA.
Buona lettura!
Era maggio.
Fuori, un profumo straordinario invadeva le narici dei passanti, che chiudevano gli occhi per qualche istante, come per cercare di trattenere per sempre quell'odore, quel profumo di fiori, di fresco e di tranquillità.
Non si poteva chiedere di meglio...o forse sì.
La gente pareva insoddisfatta, come se mancasse qualcosa di imprescindibile in quell'atmosfera apparentemente perfetta e idilliaca.
E il bello era che quell'insoddisfazione la sentivamo anche io e mio padre.
Cosa ci mancava? Di cosa avevamo bisogno tutti quanti?
Il passato inverno era stato strano: niente freddo, niente atmosfera natalizia, niente neve.
Ecco, niente neve.
Mi era mancata moltissimo, mi era mancata più di tutto il resto.
E non ero l'unico a pensarla così.
Sorrisi compiaciuto: c'era un modo per rimediare, il modo più buono di tutti.
La neve. Come ricreare quella tonalità candida e pura?
Facile: latte e panna, l'accoppiata migliore mai esistita.
Bene, il colore c'era e il freddo anche.
Ora mancava solo l'assaggio.
Volevo trovare un modo particolarissimo per farlo assaporare alle persone: mi immaginavo sul set di un film, dietro le quinte di uno spettacolo che metteva in scena la mia città e i suoi abitanti.
Sarebbe stato bello far cadere la neve, dall'alto.
Immaginavo già i passanti che, trovandosi per caso un fiocco di neve sulle labbra, lo assaporavano, sentivano il gusto candido di latte e panna.
Avrei voluto far scendere dall'alto la neve di primavera, ma mi accontentai di farla cadere in una sorbettiera e di permettere a chiunque di gustarla tutto l'anno.