La Fantasia diventa Storia: RICOTTA STREGATA

Categorie:

Curiosità

  • mail

La Fantasia diventa Storia racconta il gelato da un altro punto di vista: quello di un bambino che segue le orme di suo padre.

Oggi vi raccontiamo della RICOTTA STREGATA.

Buona lettura!

 

Una ricetta segreta.
Dovevo assolutamente conoscerla, ma vedevo solo 70 erbe diverse e mi facevo mille domande.
Vedevo il calderone, le erbe in infusione e quel colore giallo che profumava di zafferano.

Osservavo una strega mescolare l'intruglio, inebriata dall'odore sprigionato da quel filtro dal sapore dolce e complesso allo stesso tempo, con forti note di camomilla, conifere, noce moscata e cannella.

Lei era lì, davanti ai miei occhi.
Versava quel filtro stregato in un cofanetto, chiudeva a chiave lo scrigno e lo dava a mio padre, fidandosi ciecamente di lui.

"E la chiave? Come si fa per aprire lo scrigno?"
Dicevo io, ma la strega andò via, sparì, all'improvviso, come dissolta in una nube di fumo.

Aprii gli occhi, di scatto.
Ero nel mio letto: quello strano sogno mi aveva svegliato.

L'ora, la stanchezza e la pioggia non bastarono a fermare la mia curiosità.
Corsi nel laboratorio, impaziente di vedere se lo scrigno fosse ancora lì, lì dove mio padre l'aveva messo nel sogno, dopo che la strega gliel'aveva donato.

Era nel cassetto in alto a destra.
Ci arrivavo a stento, ma alzandomi in punta di piedi riuscii ad afferrare il cofanetto stregato.

Ora mancava solo il libretto delle istruzioni per aprirlo.
Assonnato, mi misi a cercare quella chiave ovunque, ma senza successo.

L'indomani, in gelateria arrivò Guglielmo, che ci portava, come al solito, la migliore ricotta del pianeta.

Avevamo deciso di abbinarla al cioccolato, ma mancava ancora qualcosa...fu proprio Guglielmo a farci riflettere: tirò fuori dalla tasca sinistra un mazzo di chiavi, tra le quali ce n'era una giallo zafferano che brillava più di tutte. Aveva una forma strana e un odore ancora più particolare.

La tolse dal mazzo e la diede a mio padre.
"Penso proprio che questa vi sarà utile."

Il babbo me la porse.
Provai ad aprire lo scrigno. Ci riuscii: dentro c'erano i colori, gli odori e i sapori del sogno.

Sarei stato davvero in grado di creare una ricotta stregata?

"Per imparare, basta guardare."
Disse mio padre.

Preparammo quel gusto insieme.
Stavamo eseguendo la stessa ricetta, nello stesso momento, ognuno pensando di far assaggiare il gusto a qualcuno che avesse la sua età.

Il babbo aggiunse il filtro stregato e io, che ero un bambino, stregavo il cioccolato.

Chiara Pirani

Seguici su facebook: