La Fantasia diventa Storia: NATALE

Categorie:

Curiosità

  • mail

Tanto atteso, finalmente era arrivato. Natale.

Come da tradizione, come è d'obbligo ormai dall'alba dei tempi, non potevamo non trascorrerlo in famiglia, nella nostra numerosa e bellissima famiglia.

Quel posto in cui sai di essere a casa, indipendentemente dal luogo in cui ti trovi, perchè sai che loro sono la tua casa.

E poi, in famiglia si respira tutta un'altra aria: serenità, gioia, felicità allo stato puro.
L'importante è stare insieme.

Ma una domanda mi frullava in testa già da qualche tempo.

"Che sapore ha il Natale, papà?"                                                                                                                                                                           Lui sorrise, guardandomi negli occhi e mettendomi una mano sulla spalla.

"Secondo te, che sapore ha?"
Ci pensai un attimo su.
Mentre tutti erano seduti a tavola, pronti per iniziare il tradizionale e immancabile cenone, io guardai verso la cucina: c'erano tre o quattro panettoni, ancora da scartare.

Li mangiavo con gli occhi. Sì, ora sapevo quale sapore dovesse avere il Natale.                                                                                         Il mio, il nostro Natale.

"Sa di panettone?"
Dissi io, ancora un po' insicuro.

Tutti ci aspettavano per iniziare a mangiare, ma il babbo, con qual suo sorriso e l'aria di chi ne sa davvero tante, mi prese per mano e mi portò in laboratorio.

"Sbaglio o su quella tavola manca ancora il dolce? Un dolce come si deve, intendo. Uno dei nostri pezzi unici."
Soggiunse, e in men che non si dica si mise all'opera.

Per base, preparammo il gelato al mascarpone di Guglielmo, immancabile anche in un'occasione speciale come questa.
Su questo candido manto di neve, facemmo, poi, scendere una pioggia di panettone.

Chiusi gli occhi. Assaggiai.
A quel sapore di Natale mancava ancora qualcosa...

Come leggendomi nel pensiero, mio padre mi porse l'uvetta di Pantelleria.

Mi sembrava di addobbare un albero di Natale: sistemai l'uvetta su quel gusto che ormai sembrava perfetto.
Avevamo dato al Natale un sapore meraviglioso. Lo portammo in tavola: tutta la famiglia assaporava quel gusto magico, quel gusto che sapeva di Natale e di felicità, quella felicità che regaliamo ogni giorno a chiunque entri in gelateria.
Buon Natale!

Chiara Pirani

Seguici su facebook: