La Fantasia diventa Storia: L'ULTIMO DELL'ANNO

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Curiosità

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10, 9, 8...
Quel suono mi riecheggiava in testa.

7, 6, 5...
No, non era ancora il momento.
Non potevamo chiudere l'anno senza un gusto nuovo, degno di chiudere al meglio il 2016 e di inaugurare in modo ancora più unico e speciale il 2017.

4, 3, 2...
Il conto alla rovescia proseguiva, inesorabile.
No. Bisognava fermarlo. Ora.

Ma come potevo riuscirci? Non c'era più tempo ormai.
Eppure un modo doveva esserci.

Fu allora che mi venne in mente di tentare l'impossibile.
Espressi un desiderio. Me l'ero tenuto stretto dal giorno del mio compleanno: era arrivato il momento di usarlo.
“Vorrei che tutti gli orologi tornassero un'ora indietro”. Pensai a questo, con gli occhi  chiusi e le sopracciglia inarcate verso il basso, come se la mia concentrazione servisse a far avverare davvero quel desiderio.

Avevo quasi paura di sollevare lo sguardo verso l'alto, per vedere se ciò che avevo desiderato fosse avvenuto realmente. Lo feci, guardai in alto e la mia bocca si spalancò in un sorriso.

Ce l'avevo fatta. Ora non restava che correre in gelateria per non sprecare questa occasione unica.
In mente, le idee mi frullavano già da un po'.

Ero solo. Io e il mio gelato formavamo una squadra fantastica.
Aprii tutti gli sportelli per vedere cosa offrisse la “casa” un profumo di vaniglia inondò il laboratorio.

Avevo deciso: dovevo mettere in quest'ultimo gelato tutte le novità dell'anno.
Mi ricordai del diffusore di profumo alla vaniglia che avevamo messo in gelateria. Sì, perché il gelato è anche e soprattutto questione di odori!

Pensai ancora un po'. Protagonista indiscussa di gusti dal sapore straordinario era stata, quest'anno, proprio lei, il nostro Sole frizzante: l'arancia.

Ma mancava ancora un po' di brio. Scelsi un profumo intenso, aromatico e speziato. Il Cardamomo era davvero l'ingrediente perfetto per arricchire il mio ultimo gusto. Una vera e propria cura per il corpo e la mente.

Usai tutti questi sapori per dare personalità alla mia panna cotta, la base ideale per il gusto che avevo in testa.

Mi restavano solo pochi minuti per completare l'opera. Dovevo sbrigarmi.

“10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2...”
“1”, dissi io, arrivando a casa di corsa, con la sorbettiera in mano, “Buon anno a tutti!”

E che sapore straordinario aveva quell'anno.
Sarebbe stato pieno di gustose novità, ne ero sicuro.

Chiara Pirani

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