La Fantasia diventa Storia: BUONGIORNO MAMMA
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Curiosità •

Volevo creare un gusto che somigliasse a lei, in tutto e per tutto.
Volevo renderle omaggio nel modo migliore, mettendo in campo le mie qualità, il mio talento, la mia infinita passione.
Volevo che la mia fonte d'ispirazione fosse lei.
Volevo... e l'avevo fatto.
Le vedevo un abito bianco come il latte addosso, un vestito che esaltasse il suo sorriso, che rappresentasse al meglio la sua bellezza delicata, la sua eleganza.
Sentivo il suo profumo di vaniglia: quella dolcezza che ritrovavo nei suoi teneri abbracci, nel suo modo di fare gentile e raffinato, nel suo animo affettuoso.
La vedevo chiacchierare e ridere: il suo carattere brioso e frizzante somigliava proprio alla scorza di limone. Rispecchiava la sua forza, la forza che solo una mamma riesce a trovare sempre e comunque, anche nelle occasioni più difficili.
E poi, mi passava davanti agli occhi la scena che si ripeteva ogni mattina, quando, per darmi il buongiorno, mi coccolava con i miei biscotti preferiti, guardandomi come solo lei sapeva fare, facendomi sentire tutto il suo calore, anche quando mangiavo gelato.
Volevo mettere in quel gusto tutta la felicità che lei rappresentava per me.
Volevo che anche chi lo assaggiasse, ignaro di ciò che realmente racchiudeva, assaporasse la sua dolcezza frizzante.
Volevo che quel gelato rivelasse il mio amore incondizionato per lei.
“Buongiorno mamma”, dissi, guardando in alto.
All'improvviso le stelle scomparvero e uscì il sole.
“Buongiorno mamma”, ripetei, fra me e me. E il suo sorriso mi si stampò sul viso.