Grazia's Home: Ciuccìa alla palermitana

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La cuccìa è un dolce siciliano  che si mangia esclusivamente per Santa Lucia, il 13 dicembre.
"La leggenda dice che dopo una lunga carestia e dopo le preghiere dei siciliani, il 13 dicembre sbarcò nel porto di Palermo una nave carica di frumento, e i siciliani, affamati, per non perdere altro tempo a macinarlo e farne farina, lo cucinarono così com’era. Poiché il 13 dicembre è Santa Lucia, i fedeli pensarono che il miracolo fosse stato compiuto proprio dalla Santa. Ecco perché da allora (nel 1646 circa) noi per tradizione continuiamo a preparare il frumento per Santa Lucia.
Devo dire che questa tradizione mi rende particolarmente felice perché il 13 dicembre è il mio compleanno e la cuccìa è il mio dolce preferito. Così io da 56 anni, per il mio compleanno, spengo le candeline sopra il mio dolce preferito!"

Auguroni Grazia!!!

  • Costo:

    Basso
  • Difficoltà:

    Bassa
  • Preparazione:

    20 minuti
  • Cottura:

    30 minuti
  • Dosi:

    6 persone

Gli ingredienti:

500 g di frumento
1 Kg di ricotta di pecora
400 g di zucchero
150 g di cioccolato fondente
150 g di frutta candita (facoltativo)
cacao amaro q.b.

La preparazione:

Mettete a bagno il frumento e tenetelo in ammollo per tre giorni, cambiando l’acqua ogni giorno. Trascorsi i tre giorni, scolatelo, risciacquatelo, mettetelo in una pentola coprendolo di acqua e fate cuocere per circa 6-8 ore a fuoco lento. A cottura ultimata, coprite con un coperchio e lasciate riposare il frumento così com’è per una notte intera.
Mettete la ricotta con lo zucchero in una ciotola e lavoratela con le fruste,  fino a quando i due ingredienti non si saranno amalgamati perfettamente. A questo punto lasciatela riposare per 20-30 minuti e aggiungete il cioccolato fondente tagliato a cubetti e la frutta candita (facoltativa). Scolate il frumento (consiglio di lasciarlo a scolare per un’ora), mischiatelo alla ricotta e rigirate il tutto amalgamando molto bene.  Adesso potete servire la cuccìa in ciotoline, dove farete piovere una spolverata di cacao amaro.

Chiara Pirani

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