Salsa ardente
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Abruzzo •

Ormai il peperoncino impazza sulle nostre tavole, sui piatti salati ma anche dolci, di tutte le fogge e di tutti i gradi di "piccantezza", a volte anche a sproposito.
La sensazione di piccante del peperoncino invia un segnale al nostro cervello, un segnale di allarme relativo alla percezione dolorifica. Esso stimola la produzione di endorfine, specie di droghe fisiologiche mediante le quali il nostro organismo ci gratifica in caso di stress fisico o mentale e in caso di dolore. Sono droghe naturali che ci danno benessere e alle quali, se facciamo molto sport o mangiamo troppo peperoncino, non sappiamo più rinunciare, stabilendo una specie di dipendenza simile a quella da assunzione di droghe.
C’è chi corre tutti i giorni e, se un giorno non può farlo, si sente male e chi mangia il peperoncino con tutti i cibi e non ne può fare a meno; il meccanismo è lo stesso: la produzione abbondante di endorfine che ci rende drogati di sport o di piccante.
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Costo:
Basso
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Difficoltà:
Bassa
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Preparazione:
60 minuti
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Cottura:
20 minuti
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Dosi:
conserve
Gli ingredienti:

La preparazione:
Si prepara una salsa facendo rosolare in olio ev di oliva un trito di cipolla, sedano e carote, con melanzane e zucchine tagliate a dadini, uno spicchio d’aglio, qualche pomodorino e abbondante peperoncino tagliato a pezzetti. Far cuocere per circa 20 minuti, aggiungendo eventualmente acqua calda, se la salsa tende ad asciugarsi troppo e regolare di sale. A fine cottura frullare tutto e mettere in vasetti da sterilizzare per 20 minuti. La salsa può essere usata per condire la pasta, unendo olio ev di oliva crudo e prezzemolo tritato finemente, insieme ad una spolverata di pecorino, oppure in bruschette o come accompagnamento dei bolliti, unendo un cucchiaino di succo di limone.