Bocconotti di Castel Frentano, profumo di casa
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Abruzzo • Dolci •

Il bocconotto di Castel Frentano è una delle prelibatezze gastronomiche protette dal mio sistema olfattivo.
Sì, l’olfatto è un senso molto sensibile e come fosse l’Unesco individua e protegge le meraviglie.
Infatti, saldato nella mia memoria olfattiva c’è quel profumo inebriante di zucchero che con una potenza istantanea mi riporta all’infanzia. Sarà che i miei nonni erano originari di Castel Frentano, paese della Provincia di Chieti di circa 4000 abitanti, o che in ogni festa comandata a cui prendo parte c’è immancabilmente lui, il bocconotto a suggellare la festa. Con il tempo è diventato anche un collante tra i cugini, fuori sede e non che provano (più o meno con risultati vani) a riprodurne il pregio.
Ci si confronta sulla versione utilizzata e sulle varianti apportate. Le modifiche, spesso, sono necessarie e riguardano le quantità abnormi riportate nelle ricette di nonne e zie. “100 bocconotti nonnò ma non ti spaventare tanto non si rovinano”, ci dice una zia, ma immaginate nella mia cucina di Milano, dove a stento riesco a conservare semi di sesamo e bacche di goji dove potrei collocare 100 fagottini traboccanti di grasso e affetto.
Questo meraviglioso dolcino pare risalga alla fine del 1700, quando il cioccolato e le mandorle iniziarono ad essere reperibili nella zona. Inizialmente era riservato alle tavole dei nobili, gli unici a disporre degli ingredienti. Bisogna aspettare i primi del 1900 affinché diventi un dolce di tradizione popolare, fedelmente tramandato dalle famiglie di Castel Frentano.
La ricetta è un dono, un’eredità preziosa, perché si sa le autentiche “formule” regionali sono segrete, segretissime. Ma possiamo provare ad avvicinarci, il sito del Comune di Castel Frentano riporta questa ricetta, rigorosamente per una dose di 100 bocconotti.
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Costo:
Basso
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Difficoltà:
Bassa
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Preparazione:
5 ore
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Cottura:
2 ora
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Dosi:
100
Gli ingredienti:

La preparazione:
Per il procedimento prendetevi del tempo…
Mettete a bollire l’acqua con lo zucchero, facendo sciroppare il tutto. Aggiungete le mandorle (tostate), il cioccolato e la cannella (poca). Aspettate che il composto si raffreddi, aggiungete i 20 rossi d’uovo e sbollentate.
Conservate il composto e dedicatevi all’involucro di frolla.
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete l’olio, la buccia grattugiata dei limoni e incorporate gli albumi di 2 uova, precedentemente montate a neve. E’ il momento più delicato, aggiungere la farina. Non esistono dosi, quanto basta a asciugare l’impasto evitando che diventi eccessivamente solido.
Procedete a oliare le formine, disponetevi uno strato di frolla sottile, riempite con la farcitura e con un dischetto di pasta chiudete il fagottino. La forma è guidata dagli appositi pirottini.
Infornate a 180 gradi e quando avranno raggiunto il colore ambrato sono pronti.
Una volta intiepiditi e disposti su una teglia ricopriteli di una generosa dose di zucchero a velo.
Godetevi la ricetta e visitate Castel Frentano…