IL TACCHINO ALLA CANZANESE DELLA SIGNORA NORINA
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La Signora Norina, 82 anni portati benissimo, è una ambasciatrice della cucina abruzzese, la teramana in particolare,nonostante viva da anni a Pescara, le tradizioni culinarie le sono state tramandate indelebilmente da sua madre e sua nonna.
La signora non ama apportare modifiche ai suoi menù e tanto meno alle ricette, fedelmente eseguite per la famiglia. Tra le numerose delizie della sua cucina, che speriamo vorrà condividere ancora con noi, il Tacchino alla Canzanese è un piatto cult, dal sapore delicato ma intenso. La lunga e lenta cottura esalta il sapore della carne concedendolo anche al brodo che una volta freddo formerà la gelatina.
Raggiungiamo la Signora Norina al telefono che carinamente ci concede il suo tempo e la sua sapienza. Ci spiega che per preparare questo piatto originario di Canzano, comune della Provincia di Teramo, occorrono pochissimi elementi: un buon tacchino e diverse ore a disposizione.
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Costo:
Basso
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Difficoltà:
Media
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Preparazione:
30 minuti
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Cottura:
3 ore
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Dosi:
4 persone
Gli ingredienti:






La preparazione:
Ricetta:
Ingredienti:
-un tacchino (femmina, così la carne risulterà più tenera), scegliete il sottocoscia e disossatelo. Se non siete esperti la signora Norina consiglia di delegare macellaio, chiedetegli di legare i pezzi disossati in un rollé, (se il vostro fornitore non è abruzzese, con queste disposizioni vi capirà), altrimenti procedete autonomamente.
-le spezie per il brodo: alloro, cipolla, sedano, pepe in grani che potete impacchettare in una pezzolina prima di gettarlo nell’acqua così che rilasci solo il sapore.
Procedimento:
-munitevi di un pentolone capiente e dopo averci disposo l’animale, gli odori e abbondante acqua, accendete il fuoco e lasciate cuocere molto dolcemente per circa 3 ore, fino a che la carne non sarà tenerissima e il liquido si sarà in gran parte asciugato.
-lasciate raffreddare il tacchino, una volta tiepido procedete a porzionare il rotolo di carne, adagiate le fette in una pirofila bassa e ricopritelo del brodo residuo.
Dopo qualche ora in frigorifero, il liquido si sarà rappreso in una gelatina naturale e saporita che incastona le carni del tacchino in una composizione armonica pregante di gusto e tradizione.
Servite con contorno a scelta..e alla prossima ricetta